"In ultima analisi, non è dunque un pugno di governanti quello che ci schiaccia, ma è l’incoscienza, la stupidità dei montoni di Panurgo che costituiscono il bestiame elettorale. Noi lavoreremo senza tregua in vista della conquista della “felicità immediata”, restando partigiani del solo metodo scientifico e proclamando con i nostri compagni astensionisti: L’ELETTORE, ECCO IL NEMICO! E adesso alle urne, bestiame!” Manifesto dei redattori del giornale francese “L’Anarchie”, 1906
lunedì 11 febbraio 2013
L'albatro
Spesso,
per divertirsi, gli uomini d'equipaggio 
Catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari, 
Che seguono, indolenti compagni di vïaggio, 
Il vascello che va sopra gli abissi amari. 
E li hanno appena posti sul ponte della nave 
Che, inetti e vergognosi, questi re dell'azzurro 
Pietosamente calano le grandi ali bianche, 
Come dei remi inerti, accanto ai loro fianchi. 
Com'è goffo e maldestro, l'alato viaggiatore! 
Lui, prima così bello, com'è comico e brutto! 
Qualcuno, con la pipa, gli solletica il becco, 
L'altro, arrancando, mima l'infermo che volava! 
Il Poeta assomiglia al principe dei nembi 
Che sta nella tempesta e ride dell'arciere; 
Ma esule sulla terra, al centro degli scherni, 
Per le ali di gigante non riesce a camminare. 
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