(Elogio dei bambini nati liberi e che intendono rimanere
tali)
Non sei ancora nato
– bambino –
che già t’hanno scelto un nome,
che già programmano il tuo futuro.
Sarai ingegnere. dottore, avvocato
– dicono loro –
comunque qualcosa che loro
non sono diventati e che avrebbero voluto essere.
Proiettano su di te
le loro delusioni
i loro fallimenti
le loro sconfitte.
Sconfitte accettate senza ricercare le cause.
Non sei ancora nato
– bambino –
e già costruiscono per te chilometri di catene.
Ti prenderanno
(senza chiedersi cosa penserai tu un giorno di questo)
e con acqua e sale
faranno di te un cristiano,
o forse ti taglieranno il prepuzio,
o ti faranno altre inenarrabili cose.
Dovrai comunque subire l’applicazione
della tua prima etichetta,
poi altre ne seguiranno….
Non saprai ancora leggere
ma apprenderai ugualmente
il significato di centinaia di divieti:
vietato calpestare l’erba
vietato urlare
vietato sporcarsi
vietato dire parolacce
vietato mettersi le dita nel naso
vietato dire che alla nonna puzza l’alito
e che la zia ha la barba
vietato ispezionare opposti sessi
e anche il proprio....
Vietato! Vietato! Vietato!
Certi giorni,
vedendoti pensieroso e triste,
chiameranno un medico.
Ti farà ghili-ghili e ti prescriverà una purga.
Se persisterai nel tuo atteggiamento
triste e pensieroso,
ti compreranno un giocattolo.
Tu lo romperai perchè non ti piace
o perchè altri hanno stabilito che deve piacerti.
Sarai considerato un “bambino difficile”
da genitori che si credono “facili”.
Vecchie tartarughe,
scuotendo decrepiti diti,
esclameranno: “Tu finirai male ragazzo!”
come se loro fossero finiti bene....
“loro” che non hanno capito nulla
o che forse non si sono sforzati per farlo,
perchè capire comporta responsabilità,
comporta presa di posizione,
mentre loro come posizione
hanno scelto quella dell’insulsa tranquillità.
Insulsi matrimoni
insulsi mestieri
insulsi amplessi
insulsi pensieri
insulsi programmi T.V.
insulse letture
e vorrebbero
a loro immagine e somiglianza
insulsi figli.
Ma il maledetto cerchio
ha scricchiolato
e la continuità delle tradizioni s’è incrinata.
Meravigliosi ragazzi
hanno scavato nel deserto
e vi hanno trovate nuove linfe.
Qualcosa è cambiato e cambierà ancora:
leggi, istituzioni, convenzioni
– vecchi dinosauri –
stanno morendo soffocati dalle loro ragnatele.
L’uomo nuovo sta nascendo
o forse è già nato
e all’interno di sè stesso e dei gruppi
sta cercando nuove dimensioni sociali
nelle quali espandersi.
A Loris.
Perugia, luglio ’74
"In ultima analisi, non è dunque un pugno di governanti quello che ci schiaccia, ma è l’incoscienza, la stupidità dei montoni di Panurgo che costituiscono il bestiame elettorale. Noi lavoreremo senza tregua in vista della conquista della “felicità immediata”, restando partigiani del solo metodo scientifico e proclamando con i nostri compagni astensionisti: L’ELETTORE, ECCO IL NEMICO! E adesso alle urne, bestiame!” Manifesto dei redattori del giornale francese “L’Anarchie”, 1906
1 commento:
Ho aperto il blog per postarne un brano, pensa...
Lo metto qui, se non disturbo.
Grazie del passaggio, Giacomino.
Non esistono innocenti
A partire dal più piccolo esecutore d’ordini, passando da coloro che questi ordini danno, finendo dagli invisibili mandarini che questi ordini ispirano, non esistono innocenti.
Siete tutti, a partire dal più piccolo ingranaggio e finendo al complesso cervello che fa funzionare la macchina, responsabili di quest’iniquo sistema sociale, sistema che è assurdo pensare di «migliorare».
Amico, compagno, tu che dai il tuo potere in mano ad un rappresentante parlamentare per la gestione della società. Tu che dai il tuo potere in mano ad un rappresentante sindacale per la determinazione della tua tariffa d’operaio, svegliati!
Non accettare più di delegare chicchesia di decidere per te.
Rivendica il tuo diritto di uomo capace di riconoscere ed ottenere i suoi diritti. I tuoi diritti, amico, sono quelli d’essere un uomo economicamente uguale ad ogni altro uomo. Se la tue facoltà fisiche o intellettuali sono superiori a quelle di chi ti circonda, queste tue facoltà, questi tuoi doni naturali, non debbono essere usati come una piattaforma per elevarti al di sopra dei tuoi compagni meno dotati, ma debbono essere utilizzati come un tesoro collettivo e questo fatto dovrebbe darti maggiori soddisfazioni del televisore ultimo modello che il tuo vicino di casa non può permettersi o di altre cose sofisticate quanto inutili che ti permettono – in questa società in cui ogni valore morale è sovvertito – di sentirti forte, intelligente, arrivato...
Contesta il giocattolo che schiere di sociologhi ed economisti «illuminati» stanno programmando per te e per i tuoi figli.
Alla società dei consumi, alla «civilisation des loisirs», opponi il modello della nuova società, quella della dignità umana, ottenibile solo tramite l’estirpazione dell’egoismo individuale, familiare o di classe. Svegliati amico e svegliandoti diventa finalmente un uomo, uomo nel concetto più bello concepibile in questa parola.
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