C'è qualcosa che non va in me. Voglio soltanto vivere con l'intimo io del
prossimo. Di esso solo mi curo. Odio vedere la quotidianità della gente, le loro
maschere, le loro falsità, la loro resa al mondo, la loro somiglianza agli
altri, la loro promiscuità. A me importa solo l'io segreto. Cerco soltanto il
sogno e l'isolamento. Ho paura che ognuno parta, vada via, che l'amore muoia in
un istante. Guardo la gente che cammina per la strada, che cammina e
nient'altro, ed è questo che sento: camminano, ma vengono anche trascinati via.
Sono parte di una corrente. [..]
"In ultima analisi, non è dunque un pugno di governanti quello che ci schiaccia, ma è l’incoscienza, la stupidità dei montoni di Panurgo che costituiscono il bestiame elettorale. Noi lavoreremo senza tregua in vista della conquista della “felicità immediata”, restando partigiani del solo metodo scientifico e proclamando con i nostri compagni astensionisti: L’ELETTORE, ECCO IL NEMICO! E adesso alle urne, bestiame!” Manifesto dei redattori del giornale francese “L’Anarchie”, 1906
mercoledì 10 ottobre 2012
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