"In ultima analisi, non è dunque un pugno di governanti quello che ci schiaccia, ma è l’incoscienza, la stupidità dei montoni di Panurgo che costituiscono il bestiame elettorale. Noi lavoreremo senza tregua in vista della conquista della “felicità immediata”, restando partigiani del solo metodo scientifico e proclamando con i nostri compagni astensionisti: L’ELETTORE, ECCO IL NEMICO! E adesso alle urne, bestiame!” Manifesto dei redattori del giornale francese “L’Anarchie”, 1906
martedì 12 febbraio 2013
Disobbedienza civile
"Sono di nascita troppo nobile per diventare di proprietà, per essere il
secondo al comando, o un utile servo e strumento di qualunque stato
sovrano al mondo".
Chi si concede interamente ai propri simili appare loro essere un uomo inutile ed
egoista; ma chi si concede loro solo in parte, è considerato un benefattore ed un
filantropo.
Come deve comportarsi un uomo, oggi, nei confronti di questo governo
americano?
Io rispondo che non può esservi associato senza che ciò sia un
disonore.
Non mi è possibile neppure per un momento riconoscere come il mio
governo quell'organizzazione politica che sia anche un governo schiavista.
Tutti gli uomini riconoscono il diritto alla rivoluzione, quindi il diritto di rifiutare
l'obbedienza, e d'opporre resistenza al governo, quando la sua tirannia o la sua
inefficienza siano grandi ed intollerabili.
Ma quasi tutti sostengono che non sia
questo il caso ora.
Ma lo era, essi pensano, all'epoca della Rivoluzione del '75.
Ma
se qualcuno mi dicesse che quello era un cattivo governo perché tassava certe
merci straniere d'importazione, è molto probabile che io non solleverei difficoltà su
ciò, perché posso fare a meno di quelle merci: tutte le macchine hanno il loro
attrito, ed esso ha forse un lato positivo in grado di controbilanciare quello
negativo.
Ad ogni modo, è un gran male darvi molto peso.
Ma quando l'attrito
arriva ad avere la sua macchina, e l'oppressione ed il ladrocinio sono organizzati,
allora io dico, non teniamoci questa macchina più a lungo
In altre parole, quando
un sesto della popolazione di una nazione che si è impegnata ad essere il rifugio
della libertà è formato da schiavi, ed un intero paese è invaso e sottomesso
ingiustamente da un esercito straniero, ed è soggetto alla legge marziale, penso che
non sia troppo presto per gli uomini onesti per ribellarsi e fare una rivoluzione.
Ciò
che rende questo compito ancora più urgente è il fatto che il paese assoggettato non
è il nostro, ma nostro è l'esercito invasore.
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1 commento:
... "Tuttavia, per parlare in modo pratico e da cittadino, a differenza di coloro che si definiscono anarchici io non chiedo che si abolisca immediatamente il governo, ma chiedo immediatamente un governo migliore. Si lasci che ogni uomo renda noto quale tipo di governo susciterebbe in lui il rispetto, e quello sarà il primo passo per riuscire ad ottenerlo. Dopo tutto, la ragione pratica per la quale, quando il potere è per una volta nelle mani del popolo, si permette ad una maggioranza di governare, e lo si fa per un lungo periodo ininterrotto, non sta nel fatto che la cosa più probabile è che essa sia nel giusto, né nel fatto che ciò sembra la cosa più equa alla minoranza, ma nel fatto che la maggioranza è fisicamente la più forte. Ma un governo nel quale la maggioranza comandi in tutti i casi non può essere basato sulla giustizia, neppure nei limiti nei quali gli uomini la intendono. Non può esistere un governo nel quale non siano le maggioranze a stabilire, virtualmente, il giusto e l'ingiusto, bensì la coscienza? - nel quale le maggioranze decidano soltanto le questioni alle quali sia possibile applicare la regola dell'opportunità? Deve il cittadino - anche se solo per un momento, od in minima parte - affidare sempre la propria coscienza al legislatore? Perché allora ogni uomo ha una coscienza? Io penso che dovremmo essere prima uomini, e poi cittadini."
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