
“Lo schiavo, nell’attimo in cui respinge l’ordine umiliante del suo superiore, respinge insieme la sua stessa condizione di schiavo. Il moto di rivolta lo porta più in
là del semplice rifiuto. Egli oltrepassa anche il limite che fissava al suo avversario,
chiedendo ora di essere trattato da pari a pari”.
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