
“Ognuno di noi si definisce nel rapporto con gli altri e con l'ambiente e per la
struttura di fondo degli strumenti che utilizza. Questi strumenti si possono ordinare in una serie continua avente a un estremo lo strumento dominante e all'estremo opposto lo strumento conviviale: il passaggio dalla produttività alla convivialità è il passaggio dalla ripetizione della carenza alla spontaneità del dono. [...]
Il rapporto industriale è riflesso condizionato, risposta stereotipa dell'individuo ai
messaggi emessi da un altro utente, che egli non conoscerà mai, o da un ambiente
artificiale, che mai comprenderà; il rapporto conviviale, sempre nuovo, è opera di
persone che partecipano alla creazione della vita sociale”.
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