
Non è in questa maniera barbara che noi immaginiamo le prove di valore che saranno applicate in futuro ai giovani per il loro ingresso nella vita di uomini maturi, ma ci sembra in armonia con l'umana natura che nel periodo dell'adolescenza in fiore, del vigore ben sviluppato e dell'amore non calcolatore, i giovani possano dimostrare nella maniera più brillante di quale stoffa siano fatti attraverso atti di coraggio, sacrificio e devozione. Se soltanto la pubblica opinione li incoraggia nessuna azione apparirà troppo difficoltosa per la loro audacia. Appelliamoci unicamente alla loro più alta natura ed essi risponderanno pienamente.
Durante la guerra americana le ragazzine dell'Oberlin College dissero ai giovani: "Andate, unitevi all'esercito", e cento undici studenti andarono alla guerra, non uno rimase. Che cosa non potremmo realizzare con queste fonti prodigiose di forza sostenuta dall'entusiasmo?
Quando i giovani non avranno più a lungo lo schifoso guadagno nel corrompere alla fonte stessa le loro ambizioni di muoversi liberamente incontro al loro ideale, senza il disgusto di dover disprezzare se stessi e la loro opera, quando un applauso generale li incoraggerà alla devozione, quale sarà l'audace impresa davanti alla quale si tireranno indietro?
Domanderemo loro di andare al polo antartico? Ci andranno.
Di esplorare il mare nei sottomarini e di disegnare una carta delle profondità? Lo faranno.
Di trasformare il Sahara in un giardino? Quello sarà per loro un lavoro faticoso fatto per passione.
Di fare il loro tirocinio in viaggi,esplorazioni, studio delle scoperte? Il loro duro lavoro sarà immerso nel piacere.
Di trascorrere gli anni tra la giovinezza e il matrimonio nell'educazione dei bambini, nella cura dei malati?
Avremo milioni di maestri e infermieri che prenderanno magnificamente il posto di migliaia di soldati ora attivamente impegnati ad affilare le loro armi per lo scopo di uccidersi l'un l'altro.
Tale è l'ideale che noi proponiamo ai giovani. Nell'indicare loro un futuro di solidarietà e altruismo diamo
loro la nostra parola che in quel futuro ogni traccia di pessimismo sarà sparita dalle loro menti.
"Donatevi".
Ma "per donarvi, dovete appartenere a voi stessi".
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