"In ultima analisi, non è dunque un pugno di governanti quello che ci schiaccia, ma è l’incoscienza, la stupidità dei montoni di Panurgo che costituiscono il bestiame elettorale. Noi lavoreremo senza tregua in vista della conquista della “felicità immediata”, restando partigiani del solo metodo scientifico e proclamando con i nostri compagni astensionisti: L’ELETTORE, ECCO IL NEMICO! E adesso alle urne, bestiame!” Manifesto dei redattori del giornale francese “L’Anarchie”, 1906
lunedì 2 dicembre 2013
Le metamorfosi del vampiro
Dalla sua bocca di fragola la donna, contorcendosi come un serpente sulla brace e i seni
strusciando contro i ferri del busto, lasciava colare queste parole tutte impregnate di muschio: «Ho
le labbra umide e so l'arte di portare a perdizione su un letto l'antica coscienza. Asciugo ogni
lacrima sui miei seni trionfanti e faccio sì che i vecchi ridano come i bambini. Chi mi vede nuda e
senza veli, vede la luna, il sole, le stelle ed il cielo. Sono, caro sapiente, così dotta in voluttà, quando
fra le braccia temute soffoco un uomo, o quando, timida e libertina, fragile e vigorosa, abbandono
ai suoi morsi il mio seno, che, su questi materassi turbati, impotenti gli angeli si dannerebbero per
me.». Poi che ella ebbe succhiato tutto il midollo delle mie ossa, mi volsi languidamente verso di lei
per darle un ultimo bacio: ma non vidi più che un otre viscido e marcescente. Chiusi gli occhi,
preso da un freddo terrore; e quando li riapersi alla luce, al mio fianco, in un luogo del gran
manichino che sembrava aver fatto provvista di sangue, tremavano confusamente pezzi di scheletro,
stridendo come quelle banderuole o insegne appese a un ferro che il vento fa oscillare nelle notti
d'inverno.
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