lunedì 10 giugno 2013

N. 44 Mysterious Stranger

 
 
Oh, questa vita umana, terrena, così faticosa! È così umiliante, così meschina. Avete delle ambizioni così misere, dei motivi d’orgoglio banali, delle vanità infantili. E i successi che per voi hanno valore, che venerate, sono così vuoti, mio Dio! Sì, io qui sono un servo, io che, prima d’ora non ho mai servito nessuno, qui non sono che uno schiavo, uno schiavo fra tanti piccoli re e imperatori meschini, fatti solo di apparenze… e i re sono degli schiavi loro stessi, schiavi dei loro sudditi, che non sono altro che delle carogne! E pensare che tu credevi che io fossi venuto qui per via di quelle altre cose… quelle nullità! Ma perché dovrebbero interessare me, che sono uno spirito dell’aria, abitante del sommo impero dei Sogni? Noi non abbiamo nessun principio morale, come gli angeli. I principi morali sono fatti per gli impuri, noi di questi vincoli non ne abbiamo. I vincoli sono fatti per gli uomini. Noi possiamo amare la bella che incontriamo nei sogni e il giorno dopo dimenticarla, per poi incontrarne un’altra e amarla. Anche loro sono creature dei sogni, non ne esistono altre per noi. Il disonore? E cosa ce ne importa del disonore, noi non sappiamo nemmeno che cosa sia. Il crimine? Ne commettiamo tutte le notti, di crimini mentre voi dormite. Per noi non è nulla. Non abbiamo una personalità, o almeno non ne abbiamo una sola, abbiamo tutte le personalità: siamo onesti in un sogno, disonesti in quello dopo; in una battaglia siamo in prima linea, in quella dopo fuggiamo. Non abbiamo catene, non possiamo sopportarle e non abbiamo casa, non esiste prigione.

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