Egon Schiele
Agli artisti mi verrebbe da dire: avvelenate la quiete degli uomini, dissolvete la loro stabilità. Non spegnete nella malinconia quel vostro dolore irreprimibile che è quello di essere inadattabili a qualsiasi stato conosciuto. Raccontate agli adattati quel residuo di speranza che è il non-adattamento. Mettetevi in scena. E alla fine, non so se nel compatimento o nel turbamento, ve ne saremo grati.
Umberto Galimberti
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