Sol Halabi
Gli altri che t’amano e io
— «è finita, finita, finita» —
gli altri che t’amano e tu e io
giustamente per sempre feroci,
noi che ci perdiamo sempre
apparendoci in lunghi corridoi,
noi siamo — tu bene della terra
inguaribile e noi di tanto niente
gli eroi, vivi le anime del niente —
siamo noi, gli altri che t’amano e io
— «così finita finita finita» —
i morti della vita, e tu la tersa
Gli altri che t’amano e io
— «è finita, finita, finita» —
gli altri che t’amano e tu e io
giustamente per sempre feroci,
noi che ci perdiamo sempre
apparendoci in lunghi corridoi,
noi siamo — tu bene della terra
inguaribile e noi di tanto niente
gli eroi, vivi le anime del niente —
siamo noi, gli altri che t’amano e io
— «così finita finita finita» —
i morti della vita, e tu la tersa
faccia, che ci trattiene veri di dolore,
della sorte, della vita che è persa,
ultimo crampo di inguaribile amore.
da "La tartaruga di Jastov"
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