giovedì 30 agosto 2012

La mauvaise réputation



Nel mio paese senza pretese
ho una cattiva reputazione,
che mi dimeno o resto immobile
tutti mi considerano un male,
eppure non faccio un danno a nessuno
volendo vivere fuori dalla massa,
ma la gente non vede di buon occhio
che qualcuno non segua la strada loro,
no alla gente non piace
che qualcuno non segua la strada loro.
Tutti fanno a gara a parlar male di me
tranne i muti, naturalmente.

Quando è festa nazionale
resto sdraiato nel mio letto,
a me la musica militare
non è mai riuscita a farmi alzare,
mi sembra di non far male a nessuno
se la tromba non mi metto a seguire,

ma la gente non vede di buon occhio
che qualcuno non segua la strada loro,
e tutti mi indicano con il dito
a parte i monchi, naturalmente.

se incontro un ladro seguito da un riccone
lo sgambetto faccio al signore,
mi sembra di non far
torto a nessuno
se favorisco chi ruba una mela

ma la gente non vede di buon occhio
che qualcuno non segua la strada loro,
no alla gente non piace
che qualcuno non segua la strada loro.
e allora tutti mi si avventano addosso
tranne chi non può, naturalmente.

Non ho bisogno di esser colto ed erudito
per capir quale sarà il mio destino,
nel paese si inizia ad udire
morte, morte al villano vile.
Non mi sembra di far male a nessuno
se non seguo le strade che portano a Roma

ma la gente non vede di buon occhio
che qualcuno non segua la strada loro.

Verranno tutti a veder lo spettacolo
dell' impiccagione di colui
che non ha la loro stessa fede
tranne i ciechi, naturalmente.

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