mercoledì 29 gennaio 2014

Questa era libertà. Perdere ogni speranza era la libertà.

Gente che conosco, che una volta andava a sedersi in bagno con una rivista pornografica, adesso va a sedersi con un catalogo dell'Ikea. Abbiamo tutti la stessa poltrona Johanneshow con lo stesso disegno Strinne a strisce verdi. Abbiamo tutti le stesse lampade Rislampa/Har costruite con filo di ferro e carta ecologia, non sbiancata. Il servizio di posate Alle. Acciaio inossidabile. A prova di lavastoviglie. L'orologio Vild da anticamera, di acciaio zincato, oh, non avevo potuto farne a meno. La consolle a ripiani Klipsk, oh, si. Le cappelliere Hemlig. Si. La mia parure coordinata Mommala. Disegnata da Tomas Harila e disponibile in quanto segue: Violetto. Fucsia. Cobalto. Ebano. Antracite. Bianco latte o vinaccia. Una vita intera per comprare questa roba. I miei tavoli Kalix dallo smalto fine per le occasioni. Compri mobili. Dici a te stesso, questo è il divano della mia vita. Compri il divano, poi per un paio d'anni sei soddisfatto al pensiero che, dovesse andare tutto storto, almeno hai risolto il problema del divano. Poi il giusto servizio di piatti. Poi il letto perfetto. Le tende. Il tappeto. Poi sei intrappolato nel tuo bel nido e le cose che una volta possedevi, ora possiedono te.

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