
"No, ragazzo, non fare scemenze...Così ti rovini."
"Lascialo," urlò il caporeparto. "Vediamo se è la volta buona...Forza, carognetta, tirati su, che ti do il resto..."
Jules tentò un secondo slancio, ma le braccia muscolose dell'operaio erano strette al suo torace come una morsa.
"Calmati," gli mormorò all'orecchio. "Non lo capisci che vuole questo? Ma non adesso, stupido, non adesso!"
Jules rimase qualche istante teso e rigido come una molla pronta a scattare.
Poi sembrò afflosciarsi lentamente, e alla fine lasciò cadere la sbarra tra la polvere. Il caporeparto emise una risatina delusa, scuotendo la testa.
Disse:"So come raddrizzare quelli come te, Bonnot. La prossima volta che ti pesco a perdere tempo in chiacchiere, non te la caverai con una sberla, puoi giurarci".
"E' colpa mia," intervenne l'operaio mettendosi davanti al ragazzo. " Gli ho chiesto di aiutarmi con quella leva che si incastra sempre, e lui si è fermato solo per darmi una mano. Non stava chiacchierando..."
"Piantala, Garmont," lo interruppe il caporeparto. "Ce n'è anche per te, nel mio rapporto settimanale. Cerca di rigare dritto, nei prossimi giorni, se vuoi convincermi di essere ancora utile alla fonderia. Intesi?"
Garmont deglutì la saliva nera di fuliggine assieme alle parole che premevano in gola, quelle che gli sarebbero costate il posto se le avesse pronunciate.
Jules raccolse la cesta e si avviò a testa bassa verso la montagna di trucioli. Per dodici ore al giorno affondava quella cesta nell'ammasso di ferraglia che al tramonto si riduceva a un mucchietto, e che all'alba dell'indomani era di nuovo alto fino al soffitto.
Era inutile sperare che si esaurisse.
Per i Bonnot, da innumerevoli generazioni, speranza era una parola senza significato.
La miseria, pensava Jules procedendo curvo, è un marchio a fuoco che ti porti addosso per tutta la vita. A quindici anni non aveva ancora chiaro come si potesse cancellarlo, ma sentiva che doveva esserci un modo.
Più tardi, avrebbe deciso che quel marchio poteva raschiarlo via solo bruciandolo con altro fuoco.
Nessun commento:
Posta un commento