"In ultima analisi, non è dunque un pugno di governanti quello che ci schiaccia, ma è l’incoscienza, la stupidità dei montoni di Panurgo che costituiscono il bestiame elettorale. Noi lavoreremo senza tregua in vista della conquista della “felicità immediata”, restando partigiani del solo metodo scientifico e proclamando con i nostri compagni astensionisti: L’ELETTORE, ECCO IL NEMICO! E adesso alle urne, bestiame!” Manifesto dei redattori del giornale francese “L’Anarchie”, 1906
lunedì 17 giugno 2013
Autonomia
Nel feudo di Chu, un vecchio si guadagnava da vivere ammaestrando scimmie. La gente del posto lo chiamava “Ju Gong”(signore delle scimmie). Ogni mattina, il vecchio radunava le scimmie nel suo cortile , e ordinava alla più anziana di condurre le altre sulle montagne per raccogliere frutta da cespugli e alberi. Ogni scimmia doveva consegnare un decimo del raccolto al vecchio, questa era la regola. Quelle che non la rispettavano, venivano frustate senza pietà . Tutte le scimmie pativano grandi sofferenze, ma non osavano ribellarsi. Un giorno, una scimmietta chiese alle compagne :” è stato il vecchio a piantare gli alberi da frutta e i cespugli ?”. Le altre risposero :” no, sono cresciuti spontaneamente ”. Allora la scimmietta domandò:” non possiamo raccogliere i frutti senza il permesso del vecchio ?”. E le altre :” certo che si ”. La scimmietta proseguì :” allora perchè dobbiamo servirlo ?”. Prima che la scimmietta potesse finire la fraseì, tutte le altre scimmie all’improvviso ebbero un’illuminazione . Quella notte stessa, mentre il vecchio dormiva, le scimmie abbatterono il recinto in cui erano segregate, presero i frutti che il vecchio aveva in magazzino, li portarono nella foresta e non fecero più ritorno . Alla fine, il vecchio morì di fame….. Yu Li Zi dice :” Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno e non con la rettitudine. Non sono forse come il signore delle scimmie ? Non si rendono conto della propria confusione mentale . E appena i loro sudditi se ne accorgono , gli inganni non funzionano più “.
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