"In ultima analisi, non è dunque un pugno di governanti quello che ci schiaccia, ma è l’incoscienza, la stupidità dei montoni di Panurgo che costituiscono il bestiame elettorale. Noi lavoreremo senza tregua in vista della conquista della “felicità immediata”, restando partigiani del solo metodo scientifico e proclamando con i nostri compagni astensionisti: L’ELETTORE, ECCO IL NEMICO! E adesso alle urne, bestiame!” Manifesto dei redattori del giornale francese “L’Anarchie”, 1906
mercoledì 29 maggio 2013
Percey Bysse Shelley
L'uomo dall'anima virtuosa non comanda, né obbedisce.
Il potere, come peste, contamina tutto quello che tocca; e l'obbedienza, rovina di ogni genio, virtù, libertà, verità, degli uomini fa tanti schiavi, dell'organismo umano una macchina, un automa. Guarda come le messi germogliano! Il sole infaticabile spande la luce e la vita; i frutti, i fiori, gli alberi crescono; tutte le cose dicono pace, armonia, amore! L'universo, nella silenziosa eloquenza della natura, dichiara che tutti gli esseri compion l'opera di amore e di gioia, tutti… ad accezione d'un refrattario, l'uomo! Lui fabbrica il ferro che pugnala la pace; carezza i serpenti che gli rodono il cuore; glorifica il tiranno, che si rallegra de' suoi dolori e si fa giuoco della sua agonia.
Oh dolore! Oh vergogna! vedere umani petti cozzarsi come bestie feroci assetati di sangue e scannarsi, armati da un uomo che se ne sta in disparte e ride!
Passa l'orribile tiranno, circondato d'acciaio e d'assassini mascherati, a traverso la pubblica via, coperta di cadaveri; i suoi piedi sguazzano nel sangue fresco… Egli sorride! E dice: “Io sento ora che sono veramente re!” E s'asside sul suo trono e fa portar la ruota di tortura ed il fuoco e le tenaglie e gli uncini e gli scorpioni, tutto quello che la sua malvagia anima ha potuto inventare per accrescere gli spasimi.
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