
Vi sono tre tipi di tiranni: alcuni ottengono il potere in base alla scelta del popolo; altri con la forza delle
armi; gli ultimi infine per successione dinastica. Coloro che l'hanno avuto per diritto di guerra si
comportano nel modo che tutti ben conoscono, trovandosi, come si usa dire, in terra di conquista. Chi
invece nasce re non è certo migliore, anzi essendo nato e cresciuto in seno alla tirannia la natura di despota
l'ha succhiata con il latte: considera infatti i popoli che gli sono sottomessi alla stregua di servi avuti in
eredità e, secondo l'inclinazione che si ritrova, tratta il regno da avaro o da scialacquatore come fosse cosa
sua propria. Infine per quanto riguarda colui che ha ricevuto il potere dal popolo, mi sembra che dovrebbe
essere più sopportabile e credo lo sarebbe se non fosse per il fatto che una volta vistosi innalzato sopra tutti
gli altri, gonfiato da un sentimento che non saprei definire ma che tutti chiamano senso di grandezza,
decide di non scenderne più. Di solito poi costui fa conto di lasciare ai figli il potere che il popolo gli ha
affidato; e dal momento che essi si mettono in testa questa idea è uno spettacolo tremendo osservare come
sanno superare in ogni tipo di vizi e perfino in crudeltà gli altri tiranni, non trovando altro metodo per
rafforzare la nuova tirannia se non quello di accrescere la schiavitù e di sradicare la libertà dall'animo dei
loro sudditi a tal punto che, per quanto l'abbiano ben presente nella memoria, riescono a fargliela perdere.
Così, a dir la verità, vedo che tra i vari tipi di tirannide vi è qualche differenza ma non noto che vi sia la
possibilità di una scelta, poiché pur essendo diverse le vie per arrivare al potere il modo di regnare è sempre
più o meno lo stesso. Coloro che sono eletti dal popolo lo trattano come un toro da domare; chi ha
conquistato il regno pensa di avere su di lui il diritto di preda; chi infine lo ha ereditato considera i sudditi
come suoi schiavi naturali.A questo proposito però vorrei chiedere: ammettiamo per caso che oggi nasca un tipo di gente del tutto
nuovo, non abituata alla servitù né allettata dalla libertà, che non sappia assolutamente nulla dell'una e
dell'altra cosa se non a malapena i nomi; se a costoro venisse presentata l'alternativa tra l'esser servi o il
vivere liberi secondo quelle leggi che stabiliranno fra loro di comune accordo, che cosa sceglierebbero?
Nessun commento:
Posta un commento