lunedì 26 novembre 2012

Rivoluzione e Reazione


La rivoluzione è la distruzione di tutti i legami coercitivi; è l'autonomia dei gruppi, delle comuni, delle regioni; la rivoluzione è la libera federazione creata da un desiderio di fratellanza, da interessi individuali e collettivi, dai bisogni della produzione e della difesa; la rivoluzione è la costituzione  di innumerevoli liberi raggruppamenti basati sulle idee, i desideri e i gusti delle masse; la rivoluzione è la formazione e lo scioglimento di migliaia di corpi rappresentativi, distrettuali, comunali, regionali e nazionali, che, non avendo alcun potere legislativo, servono a diffondere e coordinare i desideri e gli interessi di popoli vicini e lontani, e che agiscono tramite informazioni, consigli ed esempi.
La rivoluzione è la libertà dimostrata  nel crogiolo dei fatti, e dura finché dura la libertà, cioè fino a quando gli altri, traendo vantaggio dalla stanchezza che si abbatte sulle masse, dalle inevitabili delusioni che conseguono da speranze esagerate, dagli errori umani, riescono a costituire un potere che, appoggiato da un esercito di mercenari e coscritti, impone la sua legge, arresta il movimento al punto che ha raggiunto, per poi dare il via alla reazione.

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